L’efficacia del laser contro le rughe

Pubblicato il 29 aprile 2014 | Categoria: Chirurgia estetica, Featured, Le nuove frontiere della chirurgia estetica

L’efficacia del laser contro le rughe

La possibilità di utilizzare il laser nei trattamenti estetici si deve al dermatologo della California University di San Diego Richard Fitzpatrick e al presidente della Società internazionale di chirurgia estetica laser Laurence David, che negli anni Novanta hanno utilizzato per primi questa tecnica nei trattamenti estetici in alternativa alla chirurgia.

Oggi il trattamento laser, considerato assolutamente sicuro, viene utilizzato contro moltissimi inestetismi della pelle e, come ricorda il dr. Giovanni Porchedduè impiegato nel trattamento di quasi tutte le condizioni di inestetismi della pelle. Ad esempio nella piccola chirurgia ambulatoriale per la rimozione e la cura di moltissime condizioni, quali ad esempio verruche, condilomi, cheratosi seborroiche, ecc. Tutte quelle che sono considerate “escrescenze” della pelle possono essere rimosse grazie al laser. E’ un trattamento rapido e quasi sempre è assente qualsiasi perdita di sangue”.

Perché è efficace contro le rughe?

Il processo, conosciuto come “skin resurfacing”, è semplice ed utilizza un particolare tipo di laser ad anidride carbonica pulsata o ad erbium. Grazie alla sua estrema precisione, il laser è in grado di microgetti di vapore caldo al livello superficiale della cute, stimolando lo strato sottostante a produrre rapidamente collegene che permette così un sensibile miglioramento della pelle del viso.

In sostanza, si tratta di una tecnica di abrasione della cute a profondità controllata chepresenta il vantaggio di utilizzare uno strumento estremamente preciso come il laser.

In questo modo viene garantita una sicurezza assoluta grazie alla possibilità di dosare perfettamente la profondità d’azione e la regolarità d’impatto, evitando problemi di sanguinamento. Il raggio utilizzato nello “ skin resurfacing” infatti è in grado di vaporizzare in una frazione di secondo uno strato superficiale della pelle profondo pari a circa un millesimo di millimetro, comprendente epidermide e derma. L’azione è talmente veloce che il calore emesso dal laser non riesce a riscaldare i tessuti circostanti, eliminando così il rischio di scatenare un processo infiammatorio.

Dopo il “resurfacing” la zona trattata viene medicata o coperta con speciali cerotti fino alla completa riepitelizzazione che non richiede più di sette giorni. La pelle resterà arrossata per circa due settimane, e in ogni caso è fondamentale proteggerla soprattutto dai raggi del sole. Per questo motivo, per circa tre mesi è opportuno utilizzare creme idratanti e schermi solari ad alta protezione per U.V.A e U.V.B.

Il trattamento presenta rischi?

Secondo uno studio americano il trattamento con il laser non presenta rischi particolari e gli effetti collaterali sono blandi e di breve durata.
I ricercatori hanno seguito per 2 anni 42 donne e 5 uomini sottoposti al trattamento con laser ad anidride carbonica ed hanno verificato che il 45% di questi pazienti ha avutto complicazioni come acne e problemi cutanei nel 30% dei casi, infezioni cutanee nel 2% dei casi.

Nei 2 anni di follow-up tutti i pazienti con complicazioni hanno mostrato significativi miglioramenti o scomparsa degli effetti collaterali.
Per quanto riguarda i risultati i ricercatori hanno notato miglioramenti presistenti anche dopo 2 anni dal trattamento in circa il 45% dei soggetti.