La verità sull’invecchiamento cutaneo

Pubblicato il 26 maggio 2014 | Categoria: Featured, La bellezza e l'età, Trattamenti di bellezza

Con una superficie di circa 1,5 – 2 mq , la pelle è molto più che una semplice barriera protettiva.

La pelle è un organo che svolge diverse funzioni.
Regola l’escrezione dei prodotti di scarto del metabolismo, la temperatura e contiene i recettori per il dolore, quelli della sensazione tattile, queli della pressione.

Di conseguenza la salute della pelle, come la salute degli altri organi, è dipendente dai fattori legati all’età o dagli stati patologici o critici come uno squilibrio ormonale ed è correlata allo stile di vita ed alle abitudini alimentari che si adottano.

A differenza degli organi interni la pelle è fondamentale nel definire l’aspetto delle persone in quanto riflette chiaramente le conseguenze dell’invecchiamento.
L’invecchiamento della pelle è influenzato da molti fattori, tra i quali i principali sono la radiazione ultravioletta, il consumo di alcol, il tabacco e l’inquinamento ambientale.

Inoltre, poche persone si rendono conto che quando il corpo aumenta di peso e i livelli di zuccheri nel sangue aumentano, le reazioni biochimiche che ne conseguono possono portare danni strutturali alla pelle. L’azione coordinata di tutti questi fattori determina il deterioramento funzionale ed estetico della pelle.

Perchè la pelle invecchia?

L’invecchiamento è associato ad una perdita di tessuto fibroso, ad un tasso di rinnovamento cellulare più lento e ad una ridotta funzionalità ghiandolare.
E’ compromessa l’idratazione cellulare e il tessuto sottocutaneo (ipoderma) si aggrinzisce, in particolare nel viso, nelle mani e nei piedi.
Lo stile di vita ha una forte influenza, secondo studi recenti uno stile di vita sbagliato può contribuire ad una perdita anche del 50% delle funzioni fisiologiche del tessuto cutaneo entro la mezza età.

Invertire l’invecchiamento

Mantenere uno stile di vita corretto, evitare l’uso di alcol e tabacco ed usare specifici integratori, studiati ed approvati dalla scienza moderna sono i sistemi più sicuri per invertire l’invecchiamento.

Anatomia della pelle e funzione

Nella sua interezza, la pelle è costituita da tre strati distinti: l’epidermide, il derma e l’ ipoderma.
Ogni livello ha una precisa funzione fisiologica e una specifica caratteristica cellulare.
Lo strato più esterno è l’epidermide che è composto di cheratina, che le da la struttura mentre la melanina, presente nello strato basale dell’epidermide, è responsabile della colorazione della pelle.

Il derma è lo strato direttamente sotto l’epidermide e fornisce una sorta di impalcatura per dare sostegno. Diversamente dall’epidermide, il derma contiene i nervi ed i vasi sanguigni. Il derma è composto sopratutto da collagene, una proteina la cui funzione primaria è quella di mantenere la pelle tonificata.  L’elastina si combina con il collagene per dare l’elasticità alla pelle.

La base del derma è costituito da sostanze come zuccheri complessi (glicosaminoglicani ), glicoproteine ​​, acido ialuronico e condroitina solfato. Queste sostanze permettono il legame con le molecole di acqua e in questo modo sostanze nutrienti e ossigeno entrano nel tessuto e proteggono lo strato strutturale.
E’ all’interno del derma che le nuove cellule vengono prodotte ed eventualmente migrano verso gli strati esterni.

Lo strato inferiore della pelle è l’ipoderma. Contiene adipociti (cellule adipose) che isolano il corpo e contribuiscono a conservare il calore, così come altri tessuti connettivi.

L’invecchiamento della pelle – Fattori che contribuiscono

L’invecchiamento precoce della pelle è il risultato di diversi fattori come lo stress fisico e psicologico, assunzione di alcol, il fumo, la cattiva alimentazione e la sovralimentazione, l’inquinamento ambientale e l’esposizione ai raggi UV.

Fattori intrinseci di invecchiamento cutaneo

L’invecchiamento naturale della pelle è determinato principalmente da fattori genetici quali lo stato ormonale e le reazioni metaboliche, in particolare lo stress ossidativo.

La pelle è a rischio di effetti degenerativi come quelli che possono subire gli organi interni cosicchè, a causa della sua visibilità, la pelle rivela molti aspetti della salute dell’intero organismo.

Lo stress ossidativo

Essendo la barriera che separa il tessuto interno dall’ambiente, la pelle è regolarmente esposta alla radiazione UV. Sopratutto i raggi UV-A sono i responsabili dello stress ossidativo.

Queste esposizioni inducono la sovraproduzione di molecole altamente volatili chiamati radicali liberi, che vanno a devastare l’ambiente cellulare cutaneo.
I radicali liberi in eccesso possono formarsi anche a seguito di reazioni metaboliche interne come quelle indotte dalla trasformazione degli zuccheri.
Lo stress ossidativo svolge un ruolo centrale nel promuovere e guidare gli eventi che causano l’invecchiamento della pelle, perchè “rompe” le proteine distruggendo lo strato di collagene, altera i cicli di rinnovamento cellulare, provoca danni al DNA e promuove il rilascio di mediatori pro -infiammatori (citochine) che innescano la generazione di malattie infiammatorie della pelle.

Tossine ambientali

L’uso del tabacco è un fattore importante che contribuisce a molte malattie croniche e ridotta aspettativa di vita.
Molti studi hanno confermato che il fumo danneggia la pelle con diversi meccanismi d’azione e, sopratutto, perchè a livello molecolare il fumo di tabacco produce stress ossidativo, compromette la circolazione rendendo la pelle più vulnerabile alle malattie.

La pelle dei fumatori abituali è caratterizzata da un aumento dei solchi e delle rughe, da scarsa tonicità, disidratazione e fragilità.
È interessante notare che i fumatori che smettono di fumare hanno notato notevoli miglioramenti nella loro pelle a partire da nove mesi dalla cessazione dell’uso di tabacco.

Lotta contro l’invecchiamento cutaneo

L’obiettivo primario del settore della bellezza è quello di migliorare l’aspetto della pelle con sofisticati trattamenti topici e interventi, tuttavia bisogna tener conto che la cura più importante per invertire l’invecchiamento consiste nell’adottare uno stile di vita sano ed una corretta alimentazione ed abbandonare le abitudini deleterie come l’alcol, il fumo e le diete ipercaloriche e ricche di grassi e proteine di origne animale.

Sempre più esperti di nutrizione raccomandano di scegliere cibi vegetali ed integrali ricchi di sostanze che combattono l’ossidazione.

Attenzione ai prodotti “miracolosi”

Allo stesso modo, è sempre meglio evitare “scorciatoie” e prodotti miracolosi, che, quando va bene, si limitano ad essere del tutto inutili mentre, nei casi peggiori, possono addirittura essere nocivi.

A questo proposito la bufala più recente in materia è quella delle “pillole di caffè verde”. La nutrizionista dr. Valentina Fratoni ricorda in proposito che riguardo “l’ormai famoso caffè verde che recentemente è venuto alla ribalta grazie alla tv, possiamo dire che non sia di per sè tossico per la salute se prima di giungere al consumatore non ha subito alcuna modificazione o aggiunta chimica che possa compromettere lo stato di salute degli individui. 

Essendo tali prodotti venduti come integratori, riescono a bypassare sul mercato i controlli che di prassi vengono fatti per i farmaci; ecco come mai si spiega la vendita al pubblico di sostanze di per se non tossiche che poi si possono rivelare molto pericolose. 

Di fatto una volta appurata l’autenticità di provenienza, sicuri di aver comprato la confezione in un negozio certificato e una volta letta bene l’etichetta, si può dire che tale prodotto non rechi danno alla salute. 

Il metodo comune per perdere peso è quello di seguire un’alimentazione corretta e fare regolare esercizio quotidiano, ma si sa che così facendo i risultati sono lenti, per questo spesso si cercano mille modi per accelerare i tempi. Corretto quindi fare delle scelte consapevoli ogni volta che introduciamo qualcosa nel nostro organismo

Se necessario, dopo aver adottato una dieta idonea, dietro consiglio di un esperto nutrizionista, possono aggiungersi degli integratori naturali che contengono agenti antiossidanti come le catechine del tè verde, le antocianine da bacche scure e cavolo rosso, i bioflavonoidi da agrumi oppure carotenoidi come il licopene o il resveratrolo dall’uva.

Acqua ionizzata alcalina

Un capitolo a parte meriterebbe l’acqua alcalina che è, di gran lunga, il più potente antiossidante che si conosca.

L’acqua, ionizzata con l’elettrolisi e microfiltrata, diventa alcalina con ph fino 9,5- 11 ed un potere anotiossidante misurabile con il potenziale di ossidoriduzione (ORP) che va -350 a -900 mV e, grazie anche al maggiore potere di penetrazione cellulare essendo dotata di struttura microclusterizzata (piccoli aggregati di molecole), agisce distruggendo i radicali liberi in eccesso e ripristinando le strutture cellulari danneggiate.