Perché lavorare fa bene alla salute

Pubblicato il 29 aprile 2016 | Categoria: Featured, Psicologia, Psicologia e lavoro

Thomas Carlyle diceva “felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.”

In effetti, uno dei dubbi che ha sempre attanagliato tutti è se fosse più giusto vivere per lavorare o lavorare per vivere.

Oggi questo dubbio è superato, perché, la preoccupazione principale è quella di riuscire a trovare un lavoro. Chi, invece, ne ha uno, il più delle volte, ne è insoddisfatto.

Siamo stanchi, stressati, perennemente sotto pressione e, perciò, tendiamo a fallire quelli che dovrebbero essere gli obiettivi principali dei lavoratori: la crescita professionale e il raggiungimento di grandi soddisfazioni.

Lavorare può essere salutare?

Ma, nonostante lo stress e la stanchezza, lavorare fa bene alla salute.

Per essere salutare, però, il lavoro deve mirare al raggiungimento di ogni grande obiettivo, tramite 4 fasi fondamentali:

  1. eccitazione;
  2. esecuzione;
  3. appagamento;
  4. riposo.

È fondamentale che ogni nostro obiettivo lavorativo passi attraverso queste 4 fasi e, per farlo, occorre che, prima di programmare un’azione, ci aspettiamo da essa ciò che realmente può darci, perché avere delle aspettative troppo grandi rispetto all’effettivo risultato, potrebbe essere fonte di delusione e di conseguente aumento di stress.

Riuscire a realizzare ciò che ci si aspetta, o anche qualcosa in più, invece, ci porta a essere soddisfatti del lavoro svolto, più felici e, di conseguenza, più positivi rispetto ai successivi compiti da svolgere.

Se vogliamo che il nostro lavoro non diventi una fonte di stress ma, anzi, ci risollevi il morale e faccia bene alla salute, il segreto sta nel crearsi delle aspettative adeguate agli obiettivi finali.

Lavorare con piacere e senza stress ci aiuta a stare meglio… provare per credere!