Perché alcune mamme tornano a fumare dopo aver partorito?

Pubblicato il 8 ottobre 2015 | Categoria: Essere genitori, Featured, Lifestyle

La maggior parte delle donne smette di fumare durante la gravidanza, ma, alcune subito dopo aver partorito, riprendono con questa pessima abitudine. Un team dell’Università dell’Est Anglia nel Regno Unito, analizzando un campione di 1.301 donne americane e canadesi, ha dimostrato che non ci sono abbastanza motivazioni per non riprendere a fumare a distanza di un anno dal parto.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Addiction.

Come è emerso?

Dallo studio è emerso che il 45% delle donne gravide smette di fumare per una serie di fattori legati alla salute del feto, alle condizioni della gravidanza, all’aspettativa sociale.

I ricercatori hanno inoltre dimostrato che le donne riprendono a fumare per mancanza di sufficiente motivazione, per influenza sociale, per realtà individuale, per un aumento dello stress post partum. Inoltre, le donne di estrazione sociale più bassa hanno maggior tendenza nel riprendere l’abitudine. 

La maggior parte delle intervistate ritiene che il riprendere a fumare non è dannoso per il bambino una volta che questo è venuto alla luce. Infatti, una buona parte delle donne ha smesso di fumare solo per l’esatta durata della gravidanza.

Il fatto che allattare il neonato mentre si fuma sia dannoso per la salute è un motivo per non riprendere a fumare. Tuttavia, alcune hanno ammesso di aver smesso presto di allattare per poter riprendere a fumare il più presto possibile. Il ritorno della voglia di fumare, diminuito fisiologicamente durante il parto per i cambiamenti del corpo, è uno dei motivi per cui riprendono a fumare.

Alcune donne hanno riportato che mentre non fumavano si sentivano decisamente meglio, nonostante questo hanno ripreso subito. Altre, invece, che hanno trovato disgustoso riprendere a fumare dopo aver smesso, hanno avuto meno tendenza nel riprendere.

Provare a tornare ad avere un senso di identità personale

Alcune donne hanno ammesso di aver ripreso a fumare per influenze derivanti dalla società. Per esempio, è stato riportato che tornare a frequentare gli amici come si frequentavano prima della gravidanza e con le stesse abitudini porta facilmente a riprendere il vizio.

Inoltre, le mamme che hanno il compagno fumatore hanno affermato che è molto difficile continuare a non fumare. Una donna ha affermato che è stata contenta di smettere per il bene del feto, ma che ha voluto decidere lei personalmente e non per pressione sociale.

L’identità personale torna in gioco, specialmente per i fumatori a lungo termine, che considerano il fumare come una loro caratteristica personale. Dopo aver partorito, alcune hanno accusato una perdita di identità proprio per il nuovo ruolo di madre e hanno affermato che tornare a fumare come prima serviva per riprendere ad essere quelle che erano.

Lo stress rimane il fattore principale per cui si ritorna a fumare. Lo stress deriva dal dover curare un bambino, passare le notti insonni, un partner che non aiuta, il senso di solitudine e la perdita di identità. Questo stress crescente porta a ricadere nel vizio che si aveva in precedenza, quasi come una scappatoia o un ritorno alle origini.

Da questo emerge che la motivazione personale serve molto di più per incoraggiare le donne a smettere di fumare, piuttosto che la pressione sociale (quello che gli altri si aspettano). Questa informazione può essere molto utile per le future gestanti.

Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che riprendere a fumare dopo la gravidanza può avere seri effetti a lungo termine sulla salute della madre e del figlio. Inoltre, i figli di genitori che fumano hanno maggiore possibilità di sviluppare questo vizio dannoso.

La dr.ssa Notely ha affermato che un supporto di uno specialista dopo la gravidanza può essere fondamentale per impedire che le nuove madri riprendano a fumare.