Le cause della calvizie

Pubblicato il 6 maggio 2014 | Categoria: La bellezza e l'età, Trattamenti di bellezza

La calvizie colpisce oltre il 50% degli uomini percentuale che aumenta con l’aumentare dell’età.
La maggior parte degli uomini colpiti si “rassegna” alla perdita dei capelli e non adotta alcun trattamento farmacologico, anche se oggi le percentuali di successo nella cura della calvizie sembrano in aumento.

Cos’è la calvizie maschile?

E’ la comune perdita dei capelli che si sviluppa nella maggior parte degli uomini. La condizione patologica è conosciuta come alopecia e, come spiega il dermatologo dr. Dario De Simone, “può essere di due tipi: aerata o androgenetica. Se il diradamento colpisce una sola zona potrebbe trattarsi di un’alopecia areata in fase iniziale (…) mentre un diradamento nella zona temporale può anche essere legato ad una alopecia androgenetica, ma in tal caso il diradamento dovrebbe interessare anche il lato opposto”.

Sebbene la calvizie sia legata all’età, non esiste un’associazione univoca tra l’invecchiamento e la perdita di capelli. L’alopecia colpisce anche giovani sotto i 30 anni, nel 30% dei casi, mentre i cinquantenni sono calvi nel 50% dei casi.

Allo stesso modo va tenuto presente che la calvizie colpisce in modo diverso e producendo differenti danni estetici. Di norma le prime zone ad essere colpite sono le tempie, che possono iniziare a diradarsi anche prima dei 30 anni, poi la parte superiore del cranio dove i capelli prima si assottigliano, poi si diradano. In genere, il processo che porta alla calvizie più o meno completa dura dai 15 ai 25 anni ma, anche in questo caso, non esistono regole e ci sono casi in cui la durata è inferiore ai 5 anni.

La calvizie nelle donne

Alcune donne sviluppano una perdita di capelli soprattutto del tipo cosidetto “a corona”. La calvizie nelle donne è molto più comune dopo la menopausa. Circa il 13% delle donne mostra qualche accenno di calvizie prima della menopausa, mentre si sale fino al 75% nelle donne di età superiore ai 65 anni.

Quali sono le cause calvizie?

Per chiarezza, va detto che la calvizie non è tanto la perdita dei capelli quanto la loro mancata ricrescita. I capelli, infatti, hanno un ciclo di vita e la loro caduta è normale così come normale può essere un aumento della perdita di capelli in alcuni periodi. La calvizie si presenta quando i capelli persi fisiologicamente non vengono sostituiti o vengono sostituiti con capelli più sottili che hanno con un ciclo di vita inferiore.

Oggi le cause della calvizie, sia maschile che femminile, sono del tutto note e si sa che, oltre ad una predisposizione genetica, i responsabili sono gli ormoni androgeni metaboliti del testosterone, in particolare il diidrotestosterone. Non a caso la patologia legata alla perdita di capelli è chiamata alopecia ANDRO GENETICA.

E’ bene chiarire subito che questa condizione, per gli uomini, non è legata alla quantità degli ormoni circolanti, il che rende del tutto inutile fare test ormonali.

Nel caso dell’alopecia maschile si tratta di una maggiore sensibilità del capello rispetto a questi ormoni, nelle donne invece può esserci una maggior produzione di ormoni maschili o, anche in questo caso, una diversa sensibilità del capello.

La produzione del DHT, diidrotestosterone, è regolata da un enima specifico, la 5-alfa-reduttasi. Si è visto che i follicoli delle zone colpite da alopecia producono una maggiore quantità di enzima sviluppando, conseguentemente, una maggior quantità di DHT. Il DHT agisce sul follicolo restringendolo, per questo nelle fasi iniziali della calvizie i capelli sono più sottili, fino a provocarne la completa atrofia.

Dal punto di vista genetico la predisposizione ereditaria, causata da diversi geni, di cui sono portatori entrambi i genitori, favorisce sia la comparsa di calvizie in età giovanile che una sua maggior aggressività .

Ci sono delle complicazioni da calvizie maschile?

Anche se la calvizie maschile è una condizione comune e innocua, in alcuni casi può essere collegata alla sindrome metabolica (combinazione di obesità, diabete, ipertensione e colesterolo elevato) con un conseguente aumento del rischio di malattie cardiache. Questo collegamento è più spesso visto negli uomini che sviluppano la calvizie in età relativamente giovane.

Quali sono le opzioni di trattamento per la calvizie maschile?

Ci sono diverse opzioni e la prima è più considerata è quella che non prevede alcun trattamento.
Diventare gradualmente calvo è considerata una parte normale del processo di invecchiamento per la maggior parte degli uomini ed è quindi, più o meno serenamente, accettata.

Chirurgia del cuoio capelluto

Con le diverse tecniche di autotrapianto fino ad oggi sviluppate si sono ottenuti risultati più o meno apprezzabili.
Bisogna tenere presente che non tutti possono sottoporsi all’intervento chirurgico ed è quindi necessario rivolgersi ad uno specialista che valuti il caso e le possibilità di successo.