Come prendere le decisioni migliori

Pubblicato il 17 marzo 2015 | Categoria: Featured, Psicologia, Psicologia e vita quotidiana

Decidere da soli, consigliandosi soltanto conse se stessi, è il modo peggiore per prendere una decisione. Se, fino ad oggi, poteva sembrare soltanto un’opinione, oggi è diventata una certezza scientifica. Tendiamo a prendere le migliori decisioni quando ci interessiamo  di problemi di altri piuttosto che quando ragioniamo dei nostri.

Lo sostengono gli psicologi americani dell’Association for Psychological Science, riportando uno studio del 2014 effettuato da ricercatori delle Università di Waterloo, nello Iowa, e del Michigan, guidati dal prof. Igor Grossman, che hanno anche studiato come risolvere questo problema.

Il segreto, sostengono, è ragionare con se stessi in terza persona.

La ricerca, in due fasi, ha coinvolto 100 soggetti con la caratteristica di essere in rapporti di conoscenza ed amicizia da lunga data.

Il team di ricerca ha chiesto a ciascuno di loro di immaginare sia di essere stati traditi sia che un loro caro amico era stato tradito e di pensare, in base a quanto era accaduto, a cosa fare o come consigliarlo per il meglio su cosa avrebbe dovuto fare. Per farlo è stato chiesto di rispondere ad un questionario multiplo pensato per stimolare le capacità di ragionamento ed indirizzarle verso la risposta più utile in base ai propri termini di paragone e modi di ragionamento.

Come risultato i riceratori hanno trovato che le risposte migliori erano state indicate nel questionario relativo all’amico tradito, mentre le risposte meno utili e “sagge” erano state date pensando a se stessi.

La seconda fase dell’esperimento ha coinvolto un secondo gruppo di soggetti a cui è stata posta la stessa domanda ma, al posto del questionario, è stato semplicemente chiesto “cosa fai se tu o il tuo migliore amico siete stati traditi”? Ad una parte del gruppo di volontari è stato chiesto di rispondere in terza persona mentre quelli a cui non è stato chiesto hanno risposto tutti in prima persona.

Dalle risposte, si è visto che coloro che rispondevano in terza persona riuscivano davvero a esaminare il problema da una prospettiva diversa, sia che rispondessero su se stessi che sull’ amico, mostrando capacità di esaminare il problema da più punti di vista e in modo più approfondito e offrendo risposte di maggiore buon senso e più risolutive.

Quindi, suggeriscono gli psicologi americani, ogni volta che dovete prendere una decisione importante mettetevi in terza persona, pensate che la decisione non riguardi voi ma qualcuno a cui volete bene. Questo vi permetterà di prendere la decisione migliore.