Come parlare ai figli in modo che ascoltino

Pubblicato il 3 luglio 2014 | Categoria: Essere genitori, Lifestyle

Fare i genitori è uno di quei mestieri che s’imparano sul campo e non consultando manuali e guide, infatti i rapporti tra genitori e figli rappresentano da sempre una questione delicata e difficile, talvolta un vero e proprio problema, che si accentua durante l’adolescenza.

Comunicare con i propri figli è un compito arduo principalmente a causa della differenza di età. A tal proposito, i figli sostengono che i genitori appartengono a una generazione precedente e hanno una mentalità e una concezione della vita arretrata di 25-35 anni rispetto alla loro, dall’altro lato i genitori considerano tale differenza di età come positiva, come esperienza in più che ai figli manca.

Altro motivo che rende difficile la comunicazione genitori–figli è la differenza di ruolo, più specificamente i genitori si sentono responsabili dei figli e tendono a indirizzarli sulla “retta via”, dando dei consigli su come affrontare le situazioni che ci capitano nel corso della nostra vita, ma talvolta ciò si traduce in imposizione, in autoritarismo, e produce solo conflitti. I figli dal canto loro, man mano che crescono, pretendono maggiore autonomia talvolta esagerando e inconsapevoli dei rischi cui vanno incontro.

Quel che è necessario ai fini della costruzione di un ottimo rapporto con i propri figli è il rispettare e conciliare in modo costruttivo e democratico le esigenze e le capacità di entrambi. Per poter attuare ciò è bene che i genitori imparino a rispettare le esigenze di libertà dei figli fin dall’infanzia, dando loro fiducia e insegnandogli a scegliere da soli con libertà. I figli dal canto loro devono rispettare il senso di responsabilità dei genitori, le loro ansie e preoccupazioni e anche apprezzarne la maggiore esperienza. Tutto ciò lo si può ottenere mediante un rapporto basato sul dialogo aperto e non con prescrizioni morali, con obblighi o indottrinamenti. Nel rapporto genitori – figli è bene che entrambi abbiano la possibilità di esprimere le proprie esigenze, emozioni e idee senza sentirsi giudicati.

A tal fine è indispensabile che il genitore affronti i figli in modo più spontaneo e alla pari, spogliandosi del ruolo e delle maschere di padre o madre. In realtà, la vera difficoltà dell’essere genitori è che nessuno insegna ad essere dei buoni genitori né tantomeno come fare per impostare in modo franco e costruttivo i rapporti con i figli. Ogni genitore è fondamentalmente un autodidatta, e applica in buona parte le regole e i modelli che ha a sua volta imparato dai propri genitori.

Come fare per impostare un buon dialogo col proprio figlio?

A volte il campo in questione è un vero e proprio luogo di battaglia in cui si affrontano figli e coloro che li hanno messi al mondo. Questi due universi, per quanto interconnessi, non sempre trovano il giusto modo per comunicare e nella peggiore delle ipotesi, non si parlano affatto.

Ai fini di un buon rapporto con vostro figlio è importante imparare a riconoscere i momenti in cui esso è maggiormente disposto a comunicare con voi. Fategli capire quanto siete interessati a lui e alle cose che fa, perciò settimanalmente, ritagliatevi del tempo da dedicargli. Imparate a riconoscere le sue passioni e mostratevi interessati ad esse. Il primo errore che un genitore dovrebbe evitare è quello di pressare di domande il proprio figlio, iniziate una conversazione esprimendo un punto di vista piuttosto che facendo domande.

Comunque sia la prima ed importante regola per farsi ascoltare dal proprio figlio è ascoltarlo, perciò se vi presenta un problema, interrompete ciò che state facendo e prestategli ascolto ed esprimete tutto il vostro interesse per le cose che vostro figlio dice senza intromettervi troppo. In queste situazioni è importante prestare attenzione al suo punto di vista, anche se questo dovesse risultare piuttosto difficile da comprendere, inoltre è bene che esso possa terminare di esporre il suo punto di vista prima di rispondere.

Quando avrà finito di parlarvi, provate a fare un riassunto di ciò che avete ascoltato da vostro figlio assicurandovi così di aver compreso bene ciò che intendeva comunicarvi. Altro fattore importantissimo è la fiducia. Un figlio deve riconoscere nel proprio genitore una figura matura e responsabile, in grado di aiutarlo e guidarlo nella direzione corretta. Ciò che è importante tenere a mente è che conquistare la fiducia del proprio figlio non significa assecondarlo in ogni sua richiesta e spalleggiarlo anche quando ha torto, significa piuttosto adottare un atteggiamento diplomatico e conciliante, con il quale farlo riflettere sulle sue posizioni e opinioni. È fondamentale, altresì, imparare a parlare e a controllare eventuali scatti di rabbia; difatti i bambini sono lo specchio dei loro genitori perciò ripetono perfettamente i gesti e i comportamenti dei propri modelli. Se nei momenti di crisi si tende a perdere la calma, cominciando ad urlargli contro o a minacciarlo, il bambino ripeterà esattamente quello che gli è stato mostrato.

Come fare per farsi ascoltare dai propri figli?

Crisi, scenate, nervosismi, sono situazioni in cui farsi ascoltare e ubbidire dal proprio figlio sembra impossibile. È tuttavia fondamentale, per l’autorità dei genitori e per il suo benessere, che il bambino impari ad obbedire, e soprattutto che si renda conto del perché dei limiti che gli vengono imposti. Essenziale è non aver paura di essere troppo autoritari e non cedere. Dire no ai propri figli, o privarli di qualcosa che amano non è mai semplice ma è pur giusto che gli vengano “imposti” dei divieti e dei limiti che sono importanti per la sua crescita.

Bisogna sempre tenere a mente che se si è deciso di imporgli delle regole, è esclusivamente per il suo bene.  Dunque è fondamentale stabilite delle regole a seconda delle sue esigenze. Altri consigli utili che vi permetteranno di essere ascoltati dai vostri figli sono i seguenti:

  • parlate in modo chiaro, fategli richieste precise e, soprattutto, controllate il tono di voce e il linguaggio del corpo
  • ripetetegli più volte chiaramente quello che deve fare
  • non minacciarlo mediante punizioni ma è meglio incentivare il bambino
  • evitare di premiarlo involontariamente in seguito ad un comportamento sbagliato
  • fate attenzione alle sue esigenze
  • parlategli in prima persona
  • esprimete liberamente le vostre opinioni rispettando quelle di vostro figlio, facendogli capire che è normale che due persone siano in disaccordo durante la conversazione con vostro figlio cercate di focalizzare l’attenzione sui sentimenti e sulle emozioni mostrate da lui, piuttosto che su voi stessi

Infine, per tutti quei casi in cui i rapporti genitori-figli sono già deteriorati, è possibile oggi ricorrere all’aiuto di un esperto – un counselor o uno psicologo – che faciliti la risoluzione del conflitto e permetta il ricrearsi di una relazione più armonica tra persone che fondamentalmente si amano ma che purtroppo non riescono a comprendersi.

Spesso infatti può capitare che il rapporto tra genitori e figli si rovini a tal punto che questi ultimi assumono atteggiamenti eccessivamente aggressivi o si chiudono in se stessi smettendo di dialogare. Il dottor Simone Nifosi, psicoterapeuta e psicologo di Roma, ci spiega che: “L’aggressività di un figlio spesso è la facciata di una richiesta di attenzione che non si riesce ad ottenere ed a chiedere in altro modo. La paura di ottenere un rifiuto pone la persona ad essere preventivamente aggressivi per essere pronti al peggio”.