Rapporto di coppia felice? Stay tuned!

Pubblicato il 7 aprile 2014 | Categoria: Featured, Psicologia, Psicologia e rapporti di coppia

Volete evitare crisi di coppia? Rimanete connessi con le emozioni.

Le crisi di coppia, soprattutto quando la coppia è consolidata, sono sempre gravi e spesso riescono addirittura a compromettere l’equilibrio psicofisico di uno od entrambi i coniugi.

Ancora più gravi gli i traumi, con effetti a lungo termine assai difficili da superare, che creano nei figli, sopratutto se piccoli. Se non si vogliono provocare traumi ai propri figli è necessario, almeno, comportarsi come suggerisce la dr. Susy Galli “...La cosa migliore da fare in questi casi è in primo luogo evitare discussioni o litigi in presenza del bambino, cercando, se succede, di verbalizzare con lui anche se molto piccolo quanto accade in casa (es. “la mamma e il papà si sono un po’ arrabbiati, ma non sono arrabbiati con te, la mamma e il papà ti amano tanto, o la mamma ha urlato ma sa che non si deve fare scusa se ti ha spaventato”). Da tenere monitorati, in questi casi, i risvolti psicosomatici per valutare se il bambino ne stia davvero risentendo (si sveglia spesso la notte, ha coliche o stipsi prolungate, piange spesso durante il giorno senza apparenti motivazioni e’ più irrequieto del solito..)”.

Di questo argomento, dalle forti ricadute sociali, si è discusso a lungo in un evento organizzato dal “Forum per i problemi della famiglia” dell’Università della Nuova Columbia alla presenza di alcuni dei più affermati terapisti familiari americani.

Nel convegno si è parlato soprattutto dell’importanza della comunicazione all’interno della coppia, concentrandosi però sul significato della parola comunicazione.

In un rapporto di coppia la comunicazione non va limitata alle sole parole. Esistono modi di comunicare non verbali ma altrettanto significativi ma, soprattutto, per mantenere una buona relazione di coppia bisogna sempre tenere vivo il collegamento emotivo tra i componenti.
Essere in sintonia significa rimanere connessi l’uno all’altro.

Quando questa connessione si indebolisce da uno dei componenti partono tentativi di rimettersi in sintonia, di riaprire il collegamento emotivo. Spesso l’altro partner non riesce a coglierli e questo motivo è alla base dell’esplosione della crisi.

Quanto è importante comunicare?

La comunicazione è alla base dell’interazione tra esseri umani, quindi è fondamentale nel rapporto tra simili. L’uomo ha sviluppato la capacità di comunicare non solo attraverso la parola ma anche con mezzi che possono avere valenza addirittura maggiore (si pensi, ad esempio, a come si può usare il silenzio per comunicare).

Nella vita quotidiana di coppia si può dire che tutto quello che facciamo è comunicare. Parole, tono di voce, silenzio, gestualità spontanea o indotta, azioni, uso di oggetti. Non è quindi la mancanza di quantità di comunicazione quella che manda in crisi le coppie, ma la mancanza di qualità.

La qualità, scrivono i terapisti familiari, è dipendente dall’emotività. La connessione emotiva tra i partner, la “comunicazione emotiva” , determina la riuscita dei rapporti di relazione.

In parte è facilmente comprensibile, se si pensa all’emotività spontanea che accompagna le fasi dell’innamoramento ed i primi momenti della vita in comune, difficile è capire i meccanismi che portano alla “disconnessione emotiva” di una coppia consolidata, anche se in presenza di crisi si riscontra sempre la stessa mancanza di condivisione delle emozioni.

La comunicazione emotiva

E’ il sistema che permette di prestarsi attenzione a vicenda. Per fare un paragone ha la stessa importanza del sistema circolatorio nel corpo umano.

Due conosciuti studiosi, Gottman e De Claire, in uno studio pubblicato nel 2001 sostengono che, in un rapporto duraturo e felice non è l’intensità affettiva o la comune visione degli eventi ad essere fondamentale ma come queste persone prestano attenzione gli uni agli altri.

Qual è la base per definire modelli di comunicazione corretti?

Le unità di base per definire un modello di comunicazione emotiva corretto sono “l’offerta”e “la risposta”, così come le hanno definite Driver e Gottman in uno studio pubblicato nel 2004.

Questi modelli sono ritenuti così importanti che l’ osservazione delle interazioni quotidiane di coppia analizzata con questi modelli permette di prevedere i risultati della relazione.

Offerta e risposta

L’offerta, che può avere una infinità di variabili e contenuti, è il modo con cui uno dei partner esprime il desiderio di collegamento emotivo con l’altro. L’offerta non è quasi mai una esplicita richiesta di attenzione ma viene espressa, in modo verbale o non verbale, in maniera più indiretta per essere emotivamente più stimolante.

Una domanda, un sorriso, una particolare espressione del viso… sono tanti i mezzi con cui l’offerta può essere presentata.

La risposta è il modo con cui l’altro partner gestisce l’offerta. Anche in questo caso verbalmente o con altri mezzi. Una risposta evasiva, un tono di voce trascurato o infastidito verranno interpretati come rifiuto dell’offerta. Al contrario la parola giusta o con la giusta tonalità, il cercare il contatto con gli occhi o un piccolo gesto d’affetto saranno un segnale di coinvolgimento emotivo.

Quali strategie per favorire la comunicazione emotiva?

Per prima cosa bisogna evitare qualunque atteggiamento aggressivo o che possa essere interpretato come tale. L’aggressività e la rabbia non consentono interazioni emozionali, se non negative.

Cercare di avere sempre un atteggiamento dolce e rasserenante perchè in questo modo si favorisce la disponibilità del partner e si agevola la lettura dell’ offerta.

Creare e mantenere un ambiente familiare in cui entrambi si sentano “a casa”, cioè sicuri e protetti anche nel caso ci fossero dissidi.

Mantenere un atteggiamento positivo anche in caso di conflitto. Evitare di drammatizzare i conflitti e fare in modo che il partner percepisca comunque un sentimento positivo.

Come si gestiscono i conflitti?

Il conflitto non è di per se un elemento negativo. Secondo gli esperti la mancanza di conflitto in una coppia è un indicatore di crisi, mentre la presenza di conflitti può essere un buon modo per mantenere vivo il rapporto. A condizione, beninteso, che la conflittualità non sia permanente e che la coppia dimostri la capacità di risolvere i conflitti che si presentano.
Ne consegue che è fondamentale imparare a gestire i momenti di conflitto.
La conflittualità è normale nei rapporti tra persone pur non essendo un modello corretto di comunicazione. Ciò vale a maggior ragione per le coppie.

In caso di conflitti la prima cosa, di importanza decisiva, è la capacità di affrontarli. E’ molto più facile risolvere il conflitto affrontando il proprio partner a viso aperto, senza aggressività e attenendosi alle indicazioni elaborate per l’offerta e la risposta. Vero è che la difficoltà maggiore è proprio questa e che, proprio in questo caso diventa fondamentale l’aiuto di un terapista.