Lampade abbronzanti: attenzione ai rischi

Pubblicato il 17 maggio 2016 | Categoria: Featured, Le terme e la bellezza, Trattamenti di bellezza

Molte persone non sopportano l’idea di scendere in spiaggia, il primo giorno di mare, con la pelle ancora bianca. Le lampade abbronzanti rappresentano una valida soluzione per chi vuole iniziare ad avere un’abbronzatura, in attesa delle vacanze estive.

L’Agenzia Internazionale di ricerche sul cancro, però, mette in guardia riguardo i rischi di questi macchinari.

Perché le lampade possono essere dannose?

Tra i macchinari utilizzati, infatti, vi sono le lampade UV-A ad alta pressione, che comprendono radiazioni UVC, UVB e UVA. Queste radiazioni vengono filtrate per eliminare le componenti ultraviolette indesiderate e gli infrarossi, ma le radiazioni UVA sono superiori a quelle emesse dal sole e possono causare vari danni.

Vediamoli insieme.

  1. Aumento del 75% del rischio di melanoma, soprattutto nei giovani al di sotto dei 30 anni, e nelle persone con molti nei;
  2. eritemi, soprattutto sugli occhi e le zone non protette;
  3. aumento della predisposizione ai tumori della pelle;
  4. invecchiamento precoce e riduzione dell’elasticità della pelle;
  5. infiammazioni della cornea e della congiuntiva.

La ricerca, condotta dalla dottoressa Cinzia Ventrice dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma, ha evidenziato che i rischi maggiori si corrono quando i filtri delle lampade si deteriorano, e, principalmente, nelle persone più fotosensibili, ossia soggetti dalla pelle chiara, occhi azzurri e capelli biondi o rossi.

Prevenire è meglio che curare!

I consigli da seguire, prima di effettuare una lampada abbronzante, sono:

  • non effettuare lampade se non si hanno almeno 18 anni;
  • assumere betacarotene per via orale prima dell’estate, in modo da aumentare la concentrazione di melanina, poiché le radiazioni UVA non permettono l’aumento di spessore della pelle, che costituisce una protezione naturale, e sono meno efficaci nel produrre l’arrossamento della pelle e nel favorire l’abbronzatura;
  • struccarsi solo con il latte detergente e non lasciare sul corpo creme o lozioni che potrebbero irritare l’epidermide;
  • non effettuare due lampade a meno di 48 ore di distanza;
  • non effettuare le lampade se si ha una fase acuta di acne, perché si potrebbero creare macchie scure sulla pelle;
  • proteggere gli occhi con occhiali adeguati per evitare fenomeni di infiammazione e irritazione o danni alla retina e al cristallino;
  • non effettuare più di 6 sedute all’anno, se si ha la pelle scura;
  • non avvicinarsi a meno di un metro dalla lampada;
  • usare crema protettiva (protezione da 10 in su), ma non spray rinfrescanti che ne eliminerebbero l’effetto;
  • fare attenzione all’effettuare le lampade se si assumono antibiotici, diuretici, ipertensivi o pillole anticoncezionali, perché potrebbero formarsi macchie sulla pelle;
  • usare un doposole lenitivo dopo la lampada.

Quindi, non dovete rinunciare alle lampade abbronzanti, ma, solo, utilizzare questi piccoli accorgimenti, per evitare che un trattamento estetico finisca per l’apportare danni nocivi alla salute.