Vampirizzazione: il segreto della bellezza è nel sangue!

Pubblicato il 6 aprile 2016 | Categoria: Chirurgia estetica, Chirurgia estetica del viso, Featured

“L’eterna giovinezza” dei vampiri

In un’epoca fortemente segnata dal successo letterario e cinematografico della figura dei vampiri, sembra proprio che serva prendere spunto da loro per ottenere “l’eterna giovinezza”. Ovviamente, non si sta dicendo di andare in giro a mordere le persone per prendere il loro sangue, ma occorre, semplicemente, riconoscere la verità dell’affermazione “la bellezza è nel sangue!

Negli ultimi tempi, infatti, sta acquisendo sempre più successo una nuova tecnica antirughe: la “vampirizzazione” o Prp (Platelet-rich plasma/plasma ricco di piastrine), che consiste nell’iniettare il sangue del paziente sul volto per combattere le rughe.

Il fastidio delle rughe e i metodi per combatterle

Le rughe, quei solchi che si formano sul viso e in altre regioni delle pelle e che indicano l’avanzare dell’età, causano un senso di fastidio in molte persone, principalmente se si fatica ad accettare lo scorrere del tempo.

I metodi per combattere le rughe sono vari, come, ad esempio, non fumare, proteggere il viso con la protezione solare, mangiare alimenti quali pesce, frutta, verdura, soia, assumere vitamina C, dormire a sufficienza, utilizzare creme idratanti. Oppure si può giungere a trattamenti estetici come i filler antirughe, le iniezioni di botulino e così via.

A tutti questi rimedi, quindi, va ad aggiungersi la “vampirizzazione“, una delle ultime novità nel campo della lotta contro i segni del tempo.

I vantaggi della “vampirizzazione”

L’azione antirughe è soltanto uno dei benefici di questo sistema.

Esso, infatti, è utile anche in campo ortopedico, dove già da tempo è utilizzato per riparare muscoli, legamenti e tendini. O ancora, per restare nel settore estetico, è utilizzato anche per combattere la calvizie.

Come ha spiegato il dott. Maurizio Valeriani, chirurgo plastico, questo metodo si basa sulla biostimolazione, le piastrine si attivano e liberano le citochine. Le piastrine sono fondamentali nella coagulazione del sangue, perché ne impediscono la perdita in seguito a una lesione, favorendo la riparazione delle ferite.

Come funziona il procedimento?

La “vampirizzazione” consiste nel prelievo di una piccola quantità di sangue, che viene centrifugata, degranulata e poi iniettata sul volto o sul cuoio capelluto. Valeriani spiega che occorre fare attenzione alla giusta quantità di piastrine, perché non devono essere né troppe, né troppo poche, causa inefficacia del procedimento.

Le pratiche di “vampirizzazione” sono molteplici, in alcuni casi se ne occupa un medico trasfusionista, in altri ci si reca in un centro per il prelievo del sangue, ma l’intenzione è quella di giungere, il prima possibile, a un procedimento uguale per tutti.

Il procedimento è partito dall’America e dalla Spagna e si sta diffondendo sempre di più in Italia ma si consiglia, qualora si fosse interessati, di effettuarlo solo dietro consiglio del medico.

E voi? Accettereste di farvi “vampirizzare” per ringiovanire?