Pubblicato il 4 settembre 2015 | Categoria: Featured, Psicologia, Psicologia e vita quotidiana
Donne che ispirano altre donne. Donne che diventano simboli di femminilità, coraggio, indipendenza e forza. Sono quelle donne con la D maiuscola, considerate per anni un modello da imitare o un nemico da temere, dipende dai punti di vista, come sempre nella vita.
A noi piace pensarle come grandi punti di riferimento che si contrappongono alla figura più comune e da sempre più “considerata” dell’uomo alfa. Sono scienziate dalle grandi scoperte, giornaliste che hanno avuto il coraggio di impugnare la penna e raccontare la storia, scrittrici. Oggi, finalmente, una interessante iniziativa darà loro un volto unico, anzi un hashtag #VoltodiDonna, lanciato in un primo momento da @laSturmUndDrang su Twitter, che non ha potuto che riscontrate subito un grande successo.
La risposta è semplice. Bisogna cercare nella propria mente l’immagine di un’icona femminile che significhi qualcosa, che sia diventata un modello, un simbolo, e condividere la propria fonte di ispirazione con le altre donne. No a star del pop o a vip “cadenti”: la donna in questione deve davvero meritare l’hashtag.
Sì dunque ad Anna Magnani, che tanto amava le sue rughe, a Eleonora Duse e alla sua passione per il teatro e l’arte, e ancora a Frida Kahlo, che contro ogni narcisismo maschile affermava “Ti meriti un amore che ti voglia spettinata”.
Quelli che pensano (ironia permettendo), di certo non potranno che essere catturati dal fascino senza tempo di questi simboli di femminilità. Per gli altri, chissà. A noi piace pensare sempre che accanto a grandi uomini ci siano grandi donne e che, come diceva Tolstoj, “Nulla è più necessario a un uomo della compagnia di una donna intelligente“.
