Leggi l’INCI e scopri i segreti dei prodotti cosmetici

Pubblicato il 24 giugno 2014 | Categoria: Featured, Make-up, Trattamenti di bellezza

Che cos’è l’INCI?

L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la denominazione internazionale con cui si indicano i diversi ingredienti presenti all’interno di un prodotto cosmetico. Dal 1997, è obbligatorio per legge e lo si trova in etichetta sotto forma di elenco, con la trascrizione degli ingredienti in ordine decrescente, dalla più alta concentrazione fino alla percentuale più bassa (sotto l’1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso).

La nomenclatura varia dall’utilizzo di termini in latino, solitamente impiegati per gli estratti naturali, alla più diffusa terminologia inglese, come nel caso dei derivati di sintesi chimica.

Perché è importante leggere l’INCI?

Anzitutto perchè ci permette di identificare gli allergeni presenti evitando conseguenze in caso di intolleranze e allergie conclamate. In questo senso esso rappresenta un’informazione preziosa per la tutela dei consumatori e per la loro salute. Inoltre, ci consente di “calibrare” i nostri acquisti in base allo stile di vita che abbiamo scelto, che sempre in più casi è orientato verso una maggiore compatibilità con la natura: a questo proposito sono diverse le linee prodotti privi di coloranti, parabeni, siliconi, (solo per citarne alcuni), cosiddetti additivi il cui impiego è da lungo tempo oggetto di discussione.

Un altro aspetto per cui si consiglia la lettura dell’INCI è indirettamente legato alla persuasione all’acquisto. Infatti, per quanto un prodotto possa essere spinto in virtù di uno o due ingredienti “miracolosi”, se questi sono contenuti in percentuale indiscutibilmente bassa (come è possibile dedurre dall’INCI), possono, a ragion veduta, essere considerati “ininfluenti”. Questo ci permette di fare acquisti più consapevoli e oculati, indirizzandoci verso i prodotti più efficaci e adatti alle nostre esigenze.

L’INCI da solo non basta!

Non esistono prodotti in grado di garantire il rischio zero di allergie e intolleranze, tuttavia le composizioni vengono “sorvegliate” in due modi sostanziali. In primo luogo attraverso normative statali sull’uso degli ingredienti, classificati in “positivi” e “negativi” a seconda del livello di pericolosità; ad esempio sono considerati positivi i coloranti cosmetici, i conservanti, i filtri UV.

In secondo luogo attraverso i test eseguiti dalle industrie farmaceutiche come:

  • Patch test, che consente di valutare se il prodotto applicato per 48 ore sulla cute determina l’insorgenza di irritazioni comuni tipo eritema o edema.
  • Stinging test, attraverso cui è possibile rilevare il livello di sensibilità della cute dei soggetti in esame.
  • Test di tollerabilità d’uso, che misura la tollerabilità del prodotto nelle reali condizioni di impiego. I volontari sono chiamati a utilizzare il prodotto quotidianamente per almeno 4 settimane, con un controllo medico a inizio test e uno finale per l’analisi dei risultati.