L’henné per i tuoi capelli

Pubblicato il 19 maggio 2014 | Categoria: Make-up, Trattamenti di bellezza

Negli ultimi tempi sta dilagando sempre di più la “mania” dei rimedi naturali. Prendersi cura di sé è da sempre una delle priorità di tutti noi e farlo con prodotti naturali aumenta gli effetti. Tra i rimedi naturali riscoperti negli ultimi anni vi è la tintura per capelli all’henné. Quest’ultimo è un antico rituale di bellezza dei paesi orientali. L’henné è una alternativa naturale alla classica tintura dei capelli.

Che cos’è l’henné?

Nota fin dall’antichità l’henné viene ricavata dalla pianta Lawsonia inermis, appartenente alla famiglia delle Lythraceae, di cui costituisce l’unica specie. La pianta deve il nome botanico a Linneo che volle dedicarla al medico inglese John Lawson, che ne aveva parlato in un libro pubblicato a Londra nel 1709 dopo averla notata durante un viaggio. Comunque sia la Lawsonia inermis è una pianta originaria delle regioni subtropicali del bacino del Mediterraneo che, in condizioni ottimali, può raggiungere anche alcuni metri di altezza.

Al giorno d’oggi è diffusa e coltivata in tutti i paesi arabi, inoltre la sua la coltivazione si sta estendendo fino alla Cina e alla Florida. La polvere di henné la si ricava dalle foglie e dai rami essiccati, macinati finemente. La polvere di henné nota anche come henna o enna viene utilizzata nel campo della cosmesi per le sue proprietà tintorie, ma anche nella medicina tradizionale e nelle cerimonie religiose musulmane. Comunque sia questa polvere viene usata da secoli nei paesi di origine come colorante dei capelli, che assumono riflessi ramati più o meno intensi a seconda del colore di base. Per la pelle è utilizzata per tatuaggi temporanei; queste sono vecchie tradizioni infatti la polvere di Henné era utilizzata come pratica religiosa e tradizionale per tingere la barba e i capelli, per tatuaggi che decorano le mani, i piedi e altre parti del corpo. Il suo utilizzo non si limita solo alla cosmesi ma viene adoperata anche per tingere fibre vegetali, legno, e pelli animali (cuoio). La sostanza che conferisce le proprietà coloranti dell’Hennè è il Lawsone, che può variare come concentrazione secondo le zone climatiche in cui è coltivato: un clima più caldo favorisce una maggiore concentrazione di Lawsone, e quindi una maggiore capacità colorante.

Quali sono i benefici dell’henné per i nostri capelli?

L’henné ha degli effetti positivi sui nostri capelli. Il primo buon motivo per usare l’henné è che si tratta di un prodotto completamente naturale che non fa male ai capelli e alla cute e quindi all’organismo in generale. Tali effetti benefici sono noti in ambito tricologico, infatti permette di renderli più lisci e disciplinati, inoltre è seboregolatore perciò migliora i capelli rovinati. L’henné, inoltre, agisce sul cuoio capelluto generando un effetto riequilibrante, utile per combattere la seborrea e la forfora grassa. Per quanto riguarda il problema della forfora la Dr.ssa Cristina Molina, omeopata, spiega che: “In caso di forfora senza causa apparente è consigliabile l’utilizzo di detergenti a base di principi vegetali (ad esempio ortica o tea tree oil). Per l’utilizzo di rimedi omeopatici in granuli è opportuno conoscere le cause e gli eventuali sintomi (prurito, caduta dei capelli) eventualmente correlati. I detergenti a base di principi vegetali sono comunque buoni coadiuvanti del problema unitamente all’accorgimento di evitare lavaggi troppo frequenti”.

Nonostante l’henné naturale non sia dannoso per i capelli, appena utilizzato può seccarli leggermente, ma è una conseguenza che nel giro di un paio di lavaggi va via, lasciando il posto all’azione positiva sui capelli. Un altro motivo che dovrebbe spingerci ad utilizzare la tinta all’henné è che si tratta di una tintura ecobio, perciò non inquina. Altro fattore importantissimo di questo tipo di tinta è che, al contrario delle classiche tinture chimiche per capelli, l’henné non penetra all’interno dei capelli ma si lega alla cheratina rendendo il fusto del capello più spesso, conferendo quindi un effetto volumizzante; inoltre non si otterrà mai una colore uniforme come quello delle tinte chimiche ma si avranno riflessi e sfumature diverse per ogni capello. Un uso continuativo dell’henné permette di ridurre drasticamente le doppie punte fino ad eliminarle del tutto e lucida i capelli. Altro aspetto positivo da non trascurare è il costo molto basso, difatti il prezzo delle tinture all’henné varia da 1,70€ a 6€ per confezioni da 100gr., dunque un grosso risparmio rispetto alle tinte “classiche”.

Quanti tipi di henné esistono?

Spesso si sente parlare di henné nero, henné rosso e henné neutro ma in realtà ne esiste uno solo ed è la polvere ottenuta dall’essiccazione e dallo sbriciolamento delle foglie della Lawsonia inermis che dona un colore ramato. Quello che viene denominato “henné nero” in realtà è l’indigo, ovvero una polvere ottenuta dalla fermentazione ed essiccazione delle foglie dell’indigofera Tinctoria. L’indigo conferisce un colore nero corvino e può essere miscelato assieme all’henné per mitigare i riflessi ramati ed ottenere tonalità più scure.

L’henné neutro, invece, non è altro che la polvere ottenuta dalle foglie della pianta Cassia Obovata che non ha proprietà coloranti ma se usato come impacco nutre e lucida i capelli e non modifica assolutamente il colore originario. Altre diciture tipo “henné castano” e “henné biondo” si riferiscono a miscele di henné con altre piante quali mallo di noce, katam, indigo per il castano e camomilla, rabarbaro e una piccola percentuale di lawsonia per le tonalità di biondo caldo.

In realtà, la vera e propria distinzione tra le tipologie di henné è quella henné naturale o henné puro e l’hennè con aggiunta di picramato. Più specificamente l’henné naturale tende più sull’arancio e necessita di tempi di posa molto lunghi, minimo 3 ore per avere dei risultati visibili. Maggiore sarà il tempo di posa, maggiore sarà il risultato. Questa tipologia, inoltre, è composta da lawsonia pura al 100%, senza nessun’altro ingrediente.

L’henné picramoso, invece, dà una colorazione più forte e intensa tendente al rosso fuoco. Il tempo di posa è molto ridotto, infatti bastano un paio d’ore per garantire risultasti più evidenti. Questo tipo di henné non ha bisogno di ossidarsi, in quanto il colore, una volta preparato, viene subito rilasciato. Infine, questo tipo di henné indica un’aggiunta chimica non dannosa per i capelli, se la sua quantità è limitata.

Come si prepara la tinta all’henné?

Non c’è una regola fissa per preparare l’henné ma è possibile effettuare diverse miscele e mettere in pratica ricette che possono essere variate in base al tipo di risultato che si desidera ottenere. Comunque sia per ottenere la tinta all’henné è necessario versarlo in una terrina dai bordi alti, dopodiché bisogna aggiungere acqua molto calda per poi mescolare fino ad ottenere un impasto non troppo consistente. Dopo aver fatto ciò si può passare alla fase successiva e cioè all’applicazione dell’impasto sui capelli puliti e asciutti, dalle radici fino alle punte, come per una tintura tradizionale ed avvolgeteli nella carta stagnola, che servirà a non far seccare l’impacco. Dopo aver applicato l’impacco bisogna lasciarlo agire per il tempo che ritenete opportuno per la vostra colorazione. Infine procedete ad un risciacquo abbondante e ad un lavaggio con shampoo delicato e che rispetti i capelli colorati.

Solitamente, usando l’henné si ottengono dei riflessi ramati che cambiano a seconda del colore di base dei propri capelli e da come il pigmento lawsone si lega alla cheratina. Generalmente, sui capelli biondi e su quelli bianchi si ottiene solitamente un rosso ramato molto intenso mentre sui capelli scuri si ottiene un rosso mogano scuro ed i riflessi ramati sono visibili solo alla luce del sole.

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