Pubblicato il 29 aprile 2014 | Categoria: Make-up, Trattamenti di bellezza
I parabeni sono un gruppo di elementi chimici usati nel settore cosmetico e farmacologico come conservanti. Vengono impiegati principalmente per le loro proprietà battericide e funghicide.
I sei principali parabeni che si possono trovare nei prodotti in commercio sono:
Si trovano negli shampoo, nelle creme idratanti, nei deodoranti, nei prodotti in gel per la barba, nei farmaci ad uso topico, nelle creme solari, nei prodotti per l’igiene dei bambini e nel dentifricio.
La loro efficacia come conservanti, unita al loro basso costo, spiega come mai siano così utiizzati.
L’uso di queste sostanze chimiche è diventato oggetto di controversia e più di un ricercatore sostiene la necessità di evitarne l’uso quotidiano.
Le autorità internazionali più importanti come la FDA americana, il ministero della salute canadese e la stessa Unione Europea hanno però, a più riprese, sostenuto la totale sicurezza dei parabeni impiegati dall’industria chimica e farmaceutica.
A queste conclusioni si oppongono i sostenitori della nocività dei parabeni. Ricercatori e organizzazioni quali l’Environmental Working Group dicono che lo studio sulle quantità di parabeni consentite non deve solo guardare il dosaggio di un singolo prodotto, ma si deve trovare un modo per valutare l’impatto cumulativo di molti prodotti utilizzati nel corso di più anni. Indagini di EWG, ad esempio, mostrano che il consumatore medio adulto utilizza nove prodotti per la cura personale ogni giorno.
Uno studio condotto da un team di di ricercatori dell’Università di Reading ha scoperto la presenza di parabeni nel tessuto mammario di 18 su 20 pazienti che soffrivano di tumore al seno. Secondo la coordinatrice, dott.ssa Dabre, la presenza dei parabeni nel tessuto cancerogeno della mammella è un fatto da non sottovalutare, poiché è stato dimostrato come i parabeni possano mimare l’azione degli estrogeni e farebbero parte quindi di quella classe di sostanze chimiche denominate xenoestrogeni.
Purtroppo, a causa delle dimensioni ridotte, lo studio non è sufficiente per stabilire una correlazione certa fra parabeni e tumore alla mammella. Tuttavia è sufficiente a dimostrare che queste sostanze si accumulano nei tessuti.
Un altro studio è stato condotto per verificare la relazione fra parabeni e danneggiamento cutaneo.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti del metilparabene (methylparaben), comunemente usato come antisettico in molte preparazioni cosmetiche.
Questo ingrediente, che già nel passato era stato collegato ad allergie cutanee è presente in migliaia di prodotti cosmetici di uso comune, compresi prodotti per la cura e lo styling dei capelli, cipria, fondotinta, latte solare e, addirittura, prodotti anti-età.
Il team di ricerca ha applicato il metilparabene sulla pelle dei soggetti sottoposti al test in quantità simili a quelle contenute nei prodotti cosmetici. Quidi la pelle è stata esposta a 30 millijoules di raggi ultravioletti per centimetro quadrato, una quantità pari a quella media di esposizione durante la stagione estiva.
Dal test è risultato che circa il 19% delle cellule cutanee esposte era morta, mentre il tasso di mortalità delle cellule cutanee dove non era stato applicato il metilparabene era di circa il 6%.
Lo sono, per le imprese produttrici, soprattutto dal punto di vista economico. Alcuni produttori, però, stanno già cercando alternative naturali e sicure all’uso dei parabeni.
Secondo alcuni produttori di cosmetici naturali, i parabeni non sarebbero necessari in quanto le tinture estratte da erbe organiche di alta qualità e con alcol organico si conservano per minimo 2-3 anni. Per esempio, un olio per il corpo organico al 100% contenente esclusivamente olio di girasole, burro di cacao, noce di cocco, menta e menta piperita può avere una durata lunga fino a 18 mesi.
In realtà, anche secondo molti produttori di cosmetici naturali trovare l’alternativa all’uso dei parabeni è ancora una sfida aperta, soprattutto per i prodotti in crema.
Il dibattito, in conclusione, è ancora molto aperto e, nell’attesa, ridurre l’uso di questi prodotti scegliendo solo dopo aver letto attentamente la composizione, ci sembra la cosa migliore da fare.
