Abbronzati mangiando

Pubblicato il 29 aprile 2014 | Categoria: La frutta e la bellezza, Trattamenti di bellezza

La maggior parte delle persone associa l’estate con l’abbronzatura. Ebbene sì, generalmente l’obiettivo principale di tutti noi è quello di raggiungere un’abbronzatura perfetta. Spesso per poter ottenere la tanto agognata tintarella si passano tante, troppe ore sotto il sole correndo dei rischi non indifferenti.

Quali sono i rischi provocati da un’eccessiva esposizione solare?

Quello che non tutti sanno è che in realtà l’abbronzatura è a tutti gli effetti il modo con cui il nostro corpo si difende dal sole. Tutto merito della melanina, ovvero quel pigmento che viene prodotto quando siamo colpiti dal sole e che ha il compito di proteggerci dai raggi ultravioletti (Uv). La melanina è molto importante per l’equilibrio della pelle poiché oltre a conferirle il colore, è in grado di assorbire i raggi Uv e quindi di scaricarne l’energia. Per quanto riguarda il nesso tra  l’esposizione ai raggi solari e la possibilità di contrarre il cancro della pelle, questa è una discussione controversa.

Per molti anni si è pensato che l’esposizione alla luce solare fosse la principale causa di melanoma, col tempo questa certezza è andata scemando e la visione dei rapporti tra raggi ultravioletti e tumori è divenuta più complessa: da un lato c’è chi conferma che l’esposizione aumenta il rischio di sviluppare tumori della pelle, dall’altro alcuni dimostrano che la luce solare, permettendo all’organismo di disporre di adeguati livelli di vitamina D, riduce il rischio di sviluppare tumori di altri organi.

Comunque sia l’eccessiva esposizione ai raggi Uv rimane uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori meno aggressivi che originano dal rivestimento cutaneo. I fattori di rischio per il melanoma, sono varie, alcune legate strettamente alla persona, ovvero la predisposizione familiare e la presenza di nei e lentiggini e il fototipo. Per queste persone l’esposizione al sole, in particolar modo senza adeguate protezioni, è pericolosa. Ma il sole può essere nocivo anche per gli occhi; gli effetti più frequenti sono la fotocheratite e la fotocongiuntivite, che possiamo paragonare a una vera e propria scottatura degli occhi. Tra i problemi più gravi dell’esposizione al sole ne spiccano altri più gravi come ad esempio la cataratta. Altri effetti nocivi dell’esposizione solare sono l’invecchiamento precoce della pelle, con perdita progressiva dell’elasticità e dell’idratazione. Diversi studi sembrano inoltre suggerire che l’esposizione prolungata ai raggi Uv possa aumentare il rischio di infezioni virali, batteriche e fungine. La nostra dr.ssa Benedetta Panni, reumatologo di Milano, ci ricorda che: ”In tutte le malattie articolari infiammatorie ad andamento cronico è sconsigliata l’esposizione al sole per evitare riacutizzazioni di malattia, a prescindere dalla terapia in corso”.

Come fare per abbronzarsi senza rischi?

Per evitare i rischi eccessivi dell’esposizione solare, è sufficiente seguire una serie di accorgimenti. Ecco i 5 consigli da seguire:

I primi giorni usare una crema ad alta protezione, tra i 30 e i 50, soprattutto se si ha la pelle chiara e capelli biondi o rossi. Dopo qualche giorno si può passare a una protezione media (15 e 20). Altro consiglio da seguire è quello di evitare le ore più calde, tra le 11 e le 16, quando è massimo l’irraggiamento e l’intensità dei raggi UvB che sono i più pericolosi, perché penetrano più in profondità e sono responsabili delle ustioni. Altro accorgimento è quello di spalmare la crema sempre almeno 15 minuti prima di esporsi al sole e rinnovare la crema solare ogni due ore. Ricordate che la dose minima necessaria equivale a 6 cucchiai pieni (circa 36 grammi di prodotto) e non utilizzare residui di vecchie creme solari perché i filtri solari, soprattutto quelli chimici, sono soggetti a degradazione. Le persone con capelli castani, occhi scuri e pelle olivastra possono utilizzare fin dai primi giorni protezioni medie (10-15) e dopo 4-5 giorni di esposizione possono passare a protezioni basse (filtri da 6 a 10). Ulteriori consigli ci vengono dati dal dr. Marco Gigantesco, dermatologo di Livorno: “Quando ci si espone al sole è bene utilizzare delle creme protettive solari SPF 50, e la sera delle creme idratanti lenitive, e per l’igiene l’olio da bagno oppure sapone non sapone”. Comunque sia. oltre ai metodi più consueti (utilizzare creme solari), possiamo aiutarci anche con la dieta, infatti non sono pochi i cibi che fanno abbronzare. L’importante è riuscire ad integrare questi alimenti abbronzanti nella nostra dieta quotidiana così da ottenere l’effetto di una tintarella sana e naturale.

Quali sono i cibi abbronzanti?

Per favorire l’abbronzatura si comincia dalla tavola. Innanzi tutto le vitamine A, C ed E contenute in frutta e verdura sono ottime alleate contro i danni dei radicali liberi causati dai raggi ultravioletti, che si traducono nell’invecchiamento precoce della pelle e un rischio maggiore di tumore cutaneo. Secondo il dottor Susan Stuart, dermatologo di San Diego, mangiare molta frutta e verdura che sono di colore giallo o arancione, conferisce un’abbronzatura naturale. Dunque tra i cibi che donano una tintarella da invidiare spiccano le carote grazie al notevole contenuto di vitamina A. Tra questi vi è il radicchio e gli spinaci. Nella dieta abbronzante è necessario inserire alimenti ricchi di vitamina C e betacarotene. Tali cibi vanno consumati crudi o passati, affinché conservino le vitamine. Le migliori fonti di vitamine dell’estate sono: fragole, peperoni, crescione e pomodori; gli alimenti che contengono il betacarotene sono: mango, albicocche, melone, carote, pesche gialle, spinaci, crescione, cocomero, guaiava.

La vitamina A è presente nel fegato, nel giallo d’uovo, nel pesce azzurro ed in burro e formaggio: cibi assolutamente da non eliminare dalla dieta. La vitamina E è apportata dagli olii vegetali, in particolare girasole e mais, da utilizzare regolarmente per cucinare e condire. Essa è presente anche nelle mandorle e nocciole, da sgranocchiare durante l’aperitivo, e le verdure fresche. Il selenio è contenuto nei crostacei, nei frutti di mare e nel pesce in generale, che si mangiano volentieri in estate, ma anche in funghi, aglio, cipolla e cereali. Per un’abbronzatura da sogno ricordate di consumare almeno 5 porzioni al giorno, ad esempio 3 frutti e 2 piatti abbondanti di verdura).

Ricordate, inoltre, di limitare il consumo di sedano e finocchio, che contengono gli psoraleni. Tenete a mente di idratare la pelle dall’interno bevendo molta acqua (almeno 1,5 – 2 l di acqua) e introducendo grassi buoni come il pesce ricco di omega 3,infatti con l’esposizione al sole l’epidermide tende a disidratarsi.