Come capire i bisogni sessuali del proprio partner

Pubblicato il 15 aprile 2014 | Categoria: Psicologia, Psicologia e rapporti di coppia

Quanto è importante il sesso in un rapporto di coppia stabile e duraturo?

Tutti gli esperti sono d’accordo nel confermare che la sintonia sessuale è importantissima per mantenere il rapporto felice, sereno e duraturo.
Mantenere l’affiatamento ed il desiderio sessuale è, d’altra parte, tanto più difficile quanto più stabile tende a diventare il rapporto. Il detto popolare del matrimonio “tomba dell’amore” ne è la prova secondo il principio “vox populi vox dei”.

La routine quotidiana, il lavoro e, soprattutto, l’arrivo dei figli che reclamano attenzioni e vengono messi al primo posto nella cura e nelle attenzioni, inducono a relegare il sesso piuttosto in basso nella scala delle priorità. Inevitabilmente, la vita in comune ne risente e finisce per diventare monotona quando non addirittura inaccettabile.

Come dimostrano molti sondaggi, alcuni dei quali condotti con grande attenzione ed affidabilità, la maggior parte delle coppie sposate dichiara di avere problemi legati al sesso.

Al primo posto due cause strettamente correlate tra loro: il sesso praticato in modo routinario, che riduce sensibilmente il piacere e che porta, inevitabilmente, alla diminuzione della frequenza dei rapporti che è il secondo problema indicato nel sondaggio. Eppure bisogna ricordare che nonostante i problemi quotidiani, nulla può sostituire il sesso la cui mancanza, sia come frequenza che come libido, resta il motivo principale dei fallimenti.

Secondo una ricerca americana condotta tra coppie stabili di età compresa tra i 19 ed i 49 anni, almeno l’80% degli uomini dichiara che il sesso è l’aspetto più importante del matrimonio e che vorrebbero le loro mogli più interessate e più disinvolte nel fare sesso.

Tra le donne, daltro canto, soltanto il 12% delle intervistate ha dichiarato di sentirsi soddisfatta dopo un rapporto sessuale con il proprio coniuge o partner. Per quanto riguarda la frequenza dei rapporti, meno del 50% delle coppie stabili ha dichiarato di aver almeno un rapporto alla settimana. Il dato più negativo è relativo alla voce fantasia. Per l’80% delle donne il rapporto è prevedibile e privo di fantasia.

Cosa fare per migliorare l’intesa sessuale e mantenere vivo il desiderio?

Proprio la mancanza di fantasia gioca un ruolo fondamentale nella diminuzione della libido.
La ricerca del piacere e la voglia di divertimento dovrebbero viaggiare assieme ed essere sviluppate in un modo che permetta ai due partners di apprezzarsi e di superare paure e tabù.

Naturalmente non è semplice, sia per quanto detto prima relativamente alla quotidianità, sia per i condizionamenti esterni.
Infatti, viviamo un ambiente alquanto schizofrenico che, pur mettendo le allusioni sessuali sempre ben visibili ed in primo piano nella vita vita di relazione, non si è liberato di una serie di antichi tabù, in particolare sul ruolo della donna, siano essi di origine religiosa o sociale.

Paure e tabù da cui non bisogna farsi condizionare se è vero, come dicono la maggior parte dei sondaggi, che le due cose maggiormente desiderate dai partners di entrambi i sessi sono l’imprevedibilità e la passione.

Il primo passo, il più importante per stimolare il desiderio sessuale è la comunicazione.
Comunicare non vuol dire semplicemente “parlarsi” e non deve essere limitata soltanto alla richiesta di sesso. Si comunica anche, a volte soprattutto, attraverso il proprio comportamento, i gesti, le attenzioni. Le mogli in vestaglia e bigodini ed i mariti in canottiera e mutandoni, per quanto stereotipi da barzellette, sono l’esempio più diffuso di una comunicazione negativa che non solo non produce stimoli sessuali, ma indica un evidente disinteresse per il proprio partner.

E’ importante stimolare e mantenere vivo l’interesse con attenzioni continue verso il partner ad esmpio non facendo fare mai mancare complimenti, carezze e seduzioni varie. Sopratutto non bisogna vergognarsi o avere paura di esplicitare i propri desideri e le fantasie sessuali. Comprendere che tutti ne abbiamo e parlarne con delicatezza ma senza condizionamenti, senza paura di trasgredire, di essere giudicati o farsi condizionare dai tabù morali o educativi.

Uno dei scogli su cui si infrangono i desideri sessuali delle coppie è proprio dovuto alla incapacità di parlare dei bisogni e delle proprie fantasie sessuali. Confessare i propri pensieri rende tutto più semplice. Sentitevi liberi di mettere in chiaro anche ciò che non preferite. Un atteggiamento, una posizione, un movimento, l’importante è dirlo.

Un esempio classico, in questo senso è il rapporto anale.
Considerato “contro natura” e proibito alle “ragazze perbene” è spesso in cima ai desideri maschili ed alle paure, ma allo stesso tempo curiosità, femminili. Paure, tabù e mancanza di comunicazione ed un desiderio comunque presente portano spesso a vivere male la propria sessualità.

Il dr. Roberto Bernorio, ginecologo, spiega esaurientemente questo aspetto:

La sessualità anale viene spesso affrontata con una certa difficoltà perfino dagli esperti del settore a causa di un’influenza culturale negativa che negli anni l’ha circondata di tabù. La visione giudaico cristiana l’ha sempre considerata un comportamento anomalo, deviato, che andava contro natura sia per l’utilizzo improprio di una parte del corpo deputata ad altro sia per la disgiunzione dalla finalità riproduttiva della sessualità. 
Eppure riferimenti a questo tipo di pratica sono presenti nei reperti storici più antichi: la sessualità anale è da sempre parte del repertorio comportamentale della specie umana. 

Alcuni considerano i rapporti anali come qualcosa di sporco perché coinvolgono una parte del corpo deputata all’eliminazione di escrementi, altri ancora la considerano una forma di prevaricazione convinti che chi li riceve subisca la cosa (con dolore) solo per appagare la soddisfazione ed il piacere di chi li agisce. 
Le cose non stanno propriamente così e spesso la penetrazione anale viene vissuta come estremamente piacevole anche da chi la riceve, a patto che la cosa avvenga con la dovuta attenzione e delicatezza. 

Considerando che l’introito anale non è in grado di lubrificarsi è necessario compensare questa carenza con un umettante artificiale; inoltre la distensione dei fasci muscolari peri anali, per non suscitare dolore, deve essere effettuata il più progressivamente possibile.
Diciamo che questo è un tipo di rapporto in cui l’affiatamento e la capacità comunicativa tra i due partner sono importantissimi. 

Il piacere si genera sia per componenti fisiche che psicologiche. 
Dal punto di vista anatomico la regione anale è riccamente innervata dai rami del nervo pudendo, lo stesso che trasporta le sensazioni di piacere provenienti dai genitali esterni; da qui la possibilità neurofisiologica di trarre piacere da un’adeguata stimolazione di questa zona. 
Dal punto di vista psicologico, il rapporto anale può avere valenze di trasgressività, di intenso scambio intimo, di completa fusione con l’altro che ne condizionano il vissuto esperienziale positivo“.

In conclusione, quello che va sempre ricorato è che non bisogna vergognarsi dei desideri e dei bisogni sessuali, perché non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi.

Il sesso è bello e speciale perché è uno dei momenti di maggior libertà per entrambi i sessi. Non esistono regole, non esistono limiti, non esiste paura. La regola principale è lasciarsi andare e dare libero sfogo a ogni fantasia e sperimentare. Tutti hanno qualcosa da imparare e nuovi piaceri da provare, a prescindere dalla loro esperienza in camera da letto.