Pubblicato il 2 aprile 2014 | Categoria: Chirurgia estetica, Chirurgia estetica come terapia
La fitoterapia – o fitomedicina o medicina botanica – fa riferimento all’utilizzo di piante, semi, bacche e foglie per scopi di natura medica. La terapia delle piante medicinali, utilizzata a scopo farmacologico.
La fitoterapia ha origini molto antiche: non esistendo nel passato le attuali molecole di sintesi, i medici utilizzavano radici e foglie per alleviare i dolori dei malati e per evitare contagi.
Con il passare del tempo la medicina naturale è stata accantonata. Molti medici hanno storto il naso di fronte all’idea che una pianta potesse curare o alleviare il dolore.
Oggi, però, con un improvviso ricorso storico, si ha avuto un vero boom di questa disciplina. A causa dei numerosi effetti collaterali di molti medicinali, la popolazione italiana sta virando verso un approccio più “natural”, più green. Oggi i fitomedicinali sono considerati farmaci veri e propri, perché finalizzati a svolgere un’azione terapeutica. In questa categoria rientrono anche creme, succhi, gomme, integratori, frazioni lipidiche ed oli essenziali.
I farmaci fitoterapici vengono assunti in quantità ponderali, in base al peso corporeo e all’età, come i farmaci di sintesi. Non sono eccessivamente “diluiti” come quelli omeopatici. Ma c’è da fare una necessaria specificazione: i fitofarmaci non sono farmaci che “curano il male” bensì un rimedio per alleviare il dolore o il disturbo e servono a prevenire l’insorgenza di determinate malattie.
Questi particolari medicinali si utilizzano nel trattamento di diverse malattie come:
Questi particolari farmaci possono essere assunti solo sotto prescrizione medica o farmaceutica. Quindi è opportuno, sempre, rivolgersi al proprio medico o farmacista.
Tra le erbe più utilizzate, ritroviamo:
La bella stagione è ormai alle porte. Dimentichiamo quindi coperte, sciarpe, influenze, raffreddori. Il periodo dell’anno più bello ha però un rovescio della medaglia: tanti piccoli inconvenienti che possono darci fastidio nei tre mesi più caldi dell’anno. Ci vengono in soccorso alcuni infusi, estratti, foglie, integratori totalmente naturali.
Per esempio per alleviare il bruciore agli occhi dovuto alla salsedine o al cloro delle piscine, un decotto di malva e camomilla è un toccasana per la detersione delle palpebre. Basta applicare l’infusione (opportunamente raffreddata) su di un batuffolo di cotone e successivamente applicarla sugli occhi per qualche minuto.
Il sole, si sa, aumenta la formazione di eczemi e foruncoli. Come combatterli? Beh grazie ad un mix di olio di mandorle e poche gocce di estratto di violetta, importantissimo per le sue proprietà lenitive.
Spossati dalla calura estiva? L’ideale a fine giornata è un bagno fresco con fiori e foglie di sambuco. La dolcezza e l’intensità dei fiori di sambuco allevierà la stanchezza e stimolerà il sonno.
La giornata inizia con fiacchezza? Ci viene incontro il luppolo: due tazze di decotto, mattina e sera, aiutano corpo e mente a sentirsi più tonici.
E in questa lunga carrellata non possiamo non citare l’azione benefica dei peduncoli di ciliegia. Come afferma il Dr. Luca Mattiocco “la tisana con peduncoli di frutti acerbi è particolarmente indicata per le sue proprietà diuretiche, antigottose e di eliminazione dell’acido urico. I principi attivi sono molteplici: flavonoidi antiossidanti, tannino, acidi organici (acido malico), magnesio, potassio, fosforo, ferro, polifenoli. La componente vitaminica (vitamina A e C) è invece ridotta dall’infusione a temperatura elevata. L’infuso può avere effetto astringente per cui può essere controindicato in caso di stipsi“.