I benefici dell’acqua termale

Pubblicato il 1 aprile 2014 | Categoria: Le terme e la bellezza, Trattamenti di bellezza

I romani, è noto, non erano soltanto un popolo di conquistatori, ma amavano godersi la vita e spesso esageravano. Sarà forse per questo che, dopo le abbondanti libagioni che erano soliti concedersi, si recavano alle terme per rimettersi in forma.
Perché i poteri curativi di alcuni tipi di acqua erano noti anche prima dello sviluppo della civiltà romana, ma i romani furono i primi ad organizzarsi “industrialmente” creando veri e propri stabilimenti termali.

Come si sceglie la fonte termale?

La maggior parte delle patologie croniche o infiammatorie possone essere curate o prevenute da un’acqua termale, basta trovare il tipo più appropriato alla malattia di cui si soffre.

Non serve andare alle terme se non si è sicuri di aver fatto la scelta giusta, non tutte le terme sono ugualmente indicate per le diverse patologie. Sarà quindi il medico specialista ad indicare quale, tenendo presente che l’Italia è così ricca di sorgenti termali che non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Come sono classificate le acque termali?

Gli effetti benefici e curativi delle acque termali sono dovuti ai minerali che contengono. In base a questi minerali si classificano le diverse tipologie di acque.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza e di scoprire che tipo di acqua è adatta a curare cosa. Cominciamo con il definire il modo d’impiego delle acque termali. Esse possono sprigionare i loro effetti terapeutici attraverso i bagni, l’inalazione o irrigazione, le docce o come bevanda.
Ecco le diverse tipologie di acque termali in base alla concentrazione e alla qualità dei mineraliche sono in esse disciolti:

  • Acque termali oligominerali: sono indicate per curare gotta, calcolosi renale, ritenzione idrica, infezioni batteriche e piorrea (malattia dei denti che ne determina la caduta).
  • Acque termali mediominerali: contengono una concentrazione media di sali minerali e sono adatte e curare diabete e osteoporsi
  • Acque termali minerali che si dividono in acidule (ricche di anidride carbonica), indicate per combattere disturbi digestivi, gastrite, diabete; alcaline (molto idratanti), indicate in caso di artrite, diabete, cattiva circolazione, fegato affaticato ed epatite, gastrite, psoriasi e malattie infiammatorie della pelle, emorroidi, cefalea cronica; bicarbonate (ricche di bicarbonato di sodio), per curare disturbi gastrointestinali e calcoli biliari o problemi alla colecisti; calciche (ricche di calcio), indicate in gravidanza, menopausa e come prevenzione dell’osteoporosi;  carboniche (ideali per i bagni e le inalazioni) indicate contro cellulite, problemi della circolazione e ipertensione; clorurate (ricche di cloruro di sodio), consigliate a chi soffre di disturbi epatici, intestinali e biliari, ma sono controindicate in caso di problemi renali; ferruginose (ricche di ferro o arsenico), i bagni e i fanghi sono utili nelle patologie ginecologiche. In generale sono acque consigliate in caso di carenza di ferro, malattie della pelle e della tiroide. Abbiamo poi ancora le acque termali magnesiache, indicate per prevenire l’arteriosclerosi, sono note anche per la capacità di regolare l’intestino; le radioattive (ricche di radon), indicate per problemi ginecologici e malattie dolorose come le infiammazioni articolari e le nevralgie; le solfate, indicate per tutte le affezioni alle vie ! respiratorie tra cui sinusiti, faringiti e laringiti. Le sulfuree (ricche di zolfo), curative per tutte le affezioni alla pelle e alla vie aeree.

Sono più indicati i bagni, i fanghi o basta bere l’acqua della fonte termale?

Anche in questo caso non c’è una sola risposta. Dipende dal tipo di acqua e dal tipo di patologia che si vuole curare.

Esistono controindicazioni?

Sono poche e riguardano soprattutto gli stati di malessere del sistema circolatorio come le trombosi venose, ad esempio. Per queste patologie, come ricorda il dr. Stefano Ermini..il caldo può essere responsabile di gonfiore. Se poi la trombosi è dovuta ad una coagulopatia congenita, cioè ad una eccessiva tendenza alla coagulazione di origine congenita, non escluderei il rischio di una nuova trombosi. In conclusione direi che è meglio non andare alle terme”.

La talassoterapia è una cura termale?

No, perché è una terapia a base di acqua di mare e non di acqua di fonte. Tuttavia spesso la si trova associata alle cure termali sopratuto nelle Spa presenti in zone marine.
La talassoterapia viene usata per curare affezioni della pelle, delle vie respiratore (asma) e dolori osteoarticolari.

Le terme in Italia

L’Italia è un paese ricchissimo di fonti termali. Non c’è Regione che non abbia le sue acque termali. Alcune ne sono ricchissime. In Lombardia, ad esempio, ci sono fonti termali che coprono praticamente tutte le tipologie. Ma anche regioni molto piccole come il Molise o la Val d’ Aosta hanno le loro acque termali.
Per vedere una mappa completa potete cliccare questo qui.